I versi si fa prima a leggerli che a presentarli. Hanno la rapidità degli appunti, e una profondità che solo al rigo breve pare concessa. I versi scavano e non alludono. Così accade sia quando assumono un andamento succintamente sinfonico come quando, quasi ripiegati su se stessi, procedono di sincope in sincope.
Dio è la preda continuamente inseguita dal momento che il messia prolunga indefinitamente la sua latitanza. Capovolte le parti? Il dolore viaggia rasente i muri e gira gli angoli. E comunque fa sempre ostinatamente capolino
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