È in carico alla conversazione il mantenimento dei ricordi e delle relazioni. È la sua indescrivibile plasticità che rende man mano compatibili gli ingredienti più disparati del vivere quotidiano e della storia.
I generi letterari si meticciano con le regioni del sapere. La lingua diventa man mano attonita di fronte a possibilità neppure pensate e al dissolversi dei confini (e al ripresentarsi di nuovi confini sotto altre forme in territori inediti).
La scrittura sorprende e stupisce se stessa. La realtà del linguaggio sovrasta il sogno ricomponendo in tessere oniriche eventi che tra loro non mostravano alcuna affinità apparente.
Le nostre vite postfordiste e postmoderne esistono in quanto parola. La biografia attinge una dimensione dove finalmente la vita lunga diventa vita eterna… Il Weber, che invitava a ritentare ogni volta l’impossibile per renderci capaci del possibile alla nostra portata, vince sul Weber che diceva di accomodarsi al cinema per le visioni.
E alla fine ti trovi a passeggiare nella piazza sotto casa discutendo animatamente con Pedro Calderón de la Barca.
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