Le nuove superpotenze mondiali: Cina e Stati Uniti. FABIO SCACCIAVILLANI – Il furto del millennio: come la Cina ha turlupinato e depredato l’Occidente.


Le nuove superpotenze mondiali: Cina e Stati Uniti. Fabio Scacciavillani, il furto del millennio: come la Cina ha turlupinato e depredato l'Occidente. Locandina.

Seconda lezione del Corso di Formazione alla Politica 2023-2024
POLITICHE DI GIUSTIZIA
La disuguaglianza nella società contemporanea.

Siamo alla seconda lezione del corso di formazione alla politica 2023 del Circolo Dossetti per la presentazione del libro di Fabio Scacciavillani e Michele Mengoli: “Il furto del millennio. Come la Cina ha turlupinato e depredato l’Occidente”.

Negli ultimi anni, in particolare dall’entrata della Cina nel WTO (World Trade Organization), assistiamo al fenomeno della crescita impressionante della Cina, una crescita soprattutto economica ma anche politica se pensiamo al ruolo che la Cina svolge sullo scenario internazionale, pensiamo alla capacità di condizionare i governi, soprattutto in Africa ma non solo, al rapporto con la Russia, alla costruzione e all’allargamento dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica), all’annessione di Hong Kong e alle crescenti minacce a Taiwan.

Fabio Scacciavillani e Michele Mengoli nel libro: “Il furto del millennio. Come la Cina ha turlupinato e depredato l’Occidente” si sono posti una domanda e hanno individuato un obiettivo di ricerca: in che modo la Cina è riuscita a crescere con ritmi che appare impossibile conseguire utilizzando le regole di mercato?

Fabio Scacciavillani e Michele Mengoli documentano, limitandosi ai casi “acclarati” e tralasciando i “si dice” e i casi dubbi, una serie di fatti che dimostrano in maniera inequivocabile quello che il direttore dell’ FBI ha recentemente definito “il più grande furto del millennio.”

I metodi utilizzati dal governo Cinese sono molteplici: frodi, truffe, spionaggio, hacking, appropriazione indebita, trasferimenti coatti di tecnologia, furti di know-how, dumping, ricatti, estorsioni, guerra ibrida, disprezzo per le regole commerciali e la tutela dei brevetti, violazioni dei trattati, contraffazioni su vasta scala. Una serie di colpi messi a segno sotto gli occhi distratti o appannati delle vittime e con la complicità di potentati occidentali – che trasformano l’analisi delle strategie economiche e geopolitiche dell’ “Impero di mezzo cinese” in una avvincente spy story.

Leggi la presentazione completa di Stefano Guffanti a Fabio Scacciavillani.

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Luca Caputo, presidente del Circolo Dossetti, presenta la lezione – 5:20
Stefano Guffanti introduce Fabio Scacciavillani – 11:39
Relazione di Fabio Scacciavillani – 1:00:09
Osservazioni e domande di Stefano Guffanti 5:40
Risposte di Fabio Scacciavillani – 13:04
Osservazioni di Luca Caputo e risposta di Fabio Scacciavillani – 4:40
Domanda di un partecipante e risposta di Fabio Scacciavillani 8:00
Osservazioni di Luca Caputo e Stefano Guffanti con risposta di Fabio Scacciavillani – 17:16
Domande e risposte finali con chiusura della lezione 10:13

Presentazione di Stefano Guffanti a Fabio Scacciavillani

Siamo alla seconda lezione del corso di formazione alla politica 2023 del Circolo Dossetti per la presentazione del libro di Fabio Scacciavillani e Michele Mengoli: “Il furto del millennio. Come la Cina ha turlupinato e depredato l’Occidente”.

Laureatosi in economia alla Bocconi Scacciavillani prende il PhD all’ università di Chicago specializzandosi in finanza e in economia dello sviluppo successivamente lavora al FMI a Washington, in Turchia nel periodo che precede l’ avvento al potere di Erdogan, in Spagna, Capoverde, Sudan, si trasferisce poi alla BCE negli anni in cui veniva messo a punto il passaggio all’ euro per 3 anni e poi va nel privato, prima a Goldman Sachs e poi nel Golfo Persico dove lavora per istituzioni internazionali o fondi sovrani, in Qatar, a Dubai e in Oman dove è stato il capo delle strategie e il capo della economia del loro fondo sovrano.

Con l’amico Alberto Forchielli, grande gestore di fondi, economista e esperto di Cina in cui ha vissuto e lavorato per anni, ha creato il podcast “Inglorious globastards”, cura un blog sul Fatto quotidiano e scrive sul sito “Immoderati.com” e su altri giornali e riviste.

In questo libro  Fabio Scacciavillani e Michele Mengoli documentano, limitandosi ai casi “acclarati” e non ai “si dice”, ai casi dubbi, una serie di fatti che dimostrano in maniera inequivocabile quello che il direttore dell’ FBI  ha definito “il più grande furto del millennio.”

Da anni, in particolare dall’entrata della Cina nel WTO, mi chiedevo come diavolo facesse la Cina a crescere in maniera così impressionante, una crescita soprattutto economica ma anche politica se pensiamo al ruolo che la Cina svolge sullo scenario internazionale, alla capacità di condizionare i governi, soprattutto in Africa ma non solo, al rapporto con la Russia, alla costruzione e all’allargamento dei BRICS, all’annessione di Hong Kong (dopo aver promesso che avrebbe mantenuto la democrazia nell’isola) e alle crescenti minacce a Taiwan…. 

Ecco, il libro di Scacciavillani ha, tra i tanti, un grande merito ai miei occhi: non so chi tra voi ha visto il film Matrix e la famosa scena in cui il capo dei “ribelli” Morpheus offre al protagonista Neo la scelta tra la pillola rossa e quella blu. Una ti lascia credere di vivere nel mondo che vedi (o che credi di vedere e che percepisci come vero), l’altra ti permette invece di vedere il mondo come realmente è, costringendoti a prendere atto della realtà, senza più la possibilità di tornare indietro.

Ebbene, l’effetto di questo libro è quello della seconda pillola. 

Una volta che lo hai letto non puoi più fare finta di niente e tornare alla narrazione “ottimista panglossiana” di vivere nel miglior mondo possibile, un mondo idilliaco in cui democrazie e regimi dittatoriali convivono pacificamente rispettando le stesse regole e in perfetta armonia nel nome della crescita o del “bene comune”. 

Devi prendere atto della realtà, che noi che viviamo in stati democratici e liberali, lo si voglia o meno, per qualcuno la fuori  non siamo i compagni con cui dividere il pranzo, siamo la preda da catturare e spolpare. 

Il libro di Scacciavillani costringe l’Occidente e, in particolare la debole, tentennante e schiava dell’ipocrisia del “politicamente corretto” Europa, ad aprire, anzi, a spalancare gli occhi sulla vera natura del regime totalitario cinese e sul modo in cui il PCC ha interpretato e utilizzato quelli che per noi erano “accordi commerciali di libero scambio” e che, nella mentalità cinese – caratterizzata  da una interpretazione del confucianesimo di segno fortemente autoritario, avversa ai valori occidentali e, in particolare, al concetto di libertà e alla concezione dell’individuo libero e autonomo,  da una concezione gerarchica della società e dal culto degli antenati erano “cavalli di troia” da utilizzare nell’ambito di una strategia volta a rimettere l’Impero di mezzo cinese al centro del mondo sconfiggendo il modello occidentale delle democrazie liberali.

Cito Scacciavillani: “ciò che la sovranità individuale è per il liberalismo, per il confucianesimo (IN VERSIONE AUTORITARIA ) è il culto degli antenati e del potere costituito che lo incarna. La parola cinese che significa “paese” è composta da due caratteri, uno che significa “Stato” e uno che significa “famiglia”. Senza lo Stato la famiglia non esiste.” E ancora: “una tradizione culturale basilare per l’Occidentale è legata al concetto di verità. Non mentire, stabilire regole precise, obbedire agli obblighi contratti, rispettare gli accordi, sia nella lettera che nello spirito, sono imperativi etici e morali che accomunano persino credenti, atei e laici” “nella cultura cinese invece la verità è sfumata, ha caratteri indistinti. I fatti sono opinabili, l’inganno è moralmente accettabile, anzi doveroso se teso a un obiettivo superiore. L’obbligo contrattuale è una stravaganza, l’equità dipende dai rapporti di forza. Spesso si utilizzano parole diverse per significare la stessa cosa, ma in circostanze diverse. Il senso di qualcosa affermato oggi può cambiare domani. Le parole si fanno espediente, la semantica terreno scivoloso o melmoso, il significato preciso anomalia.”

Nella prima parte del libro il dottor Scacciavillani ripercorre sinteticamente la storia cinese e si sofferma in particolare sulle figure di Mao, con la sua gestione del potere condotta al tempo stesso in maniera ferrea e spregiudicata, sulle “aperture” in gran parte strumentali e ben diverse da come appaiono di Deng, e sulla salita al potere di Xi JinPing, questo ingegnere comunista profondamente imbevuto di quel mix culturale a cui prima ho accennato che sta cercando di riportare la Cina a un passato dimenticato, con un culto della personalità ben esplicitato dal trattamento riservato al suo predecessore Hu Jintao che le televisioni di tutto il mondo hanno immortalato nell’ ultimo congresso del PCC, il ventesimo, svoltosi nell’ ottobre 2022.

Imperdibile il paragrafo in cui Scacciavillani esamina alla luce degli anni trascorsi i veri effetti del presunto “successo ” della diplomazia americana del 1971, la famosa “diplomazia del ping pong” di Nixon e del tanto celebrato Henry Kissinger”. Scoprirete che non tutto fu vera gloria e che, vista dal punto di vista cinese, quell’operazione aveva ben altro scopo ed era il presupposto di una strategia che aveva un obiettivo: noi, i paesi occidentali.

Ma la parte sconvolgente, la pillola rossa di Matrix, arriva dopo, attraverso un lungo elenco di casi concreti e documentati (la punta dell’ iceberg rispetto ai probabili casi reali.)

Leggendo il libro scoprirete cosa si nasconde in realtà dietro programmi come MIC 2025 (Made in China 2025), China standard 2035, Piano dei Mille Talenti (da piano volto a forgiare cooperazione scientifica reclutando i migliori talenti in materia di ricerca scientifica, innovazione e imprenditorialità a programma di finanziamento dello spionaggio economico e del furto di proprietà intellettuale), termini che si affiancheranno alla nota “Via della Seta” e diventeranno per voi familiari leggendo questo libro.

Vi renderete conto di cosa si può nascondere, concretamente, dietro termini apparentemente accattivanti e condivisibili come: carbon neutrality, net zero emissions, Green New Deal etc…(detto per inciso: “le aziende cinesi, sottoposte al rigido controllo del partito comunista, producono il 72% dei moduli solari mondiali, il 69% delle batterie agli ioni di litio e il 45% delle turbine eoliche“)

“Il medio Oriente ha il petrolio, la Cina ha le terre rare” disse Xi JinPing nel 1987. 

Ebbene leggendo il libro Scoprirete Cosa sono le “rare earth elements”, i 17 elementi chimici della famiglia dei metalli della tavola periodica, e perché sono così importanti e cosa avviene nella Mongolia centrale, provincia della Cina settentrionale, a Baiyun Ebo, uno dei luoghi più inquinati della terra.

Scoprirete cosa fa la Cina in Africa, una persona a me cara ha vissuto 9 anni in Etiopia e in quel paese sono avvenute profonde trasformazioni guidate con mano ferma dal governo cinese e dai suoi investimenti…

Vi renderete conto di come l’aspirazione alla autosufficienza tecnologica, obiettivo supremo di Xi JinPing, si declini concretamente nel campo dell’ intelligenza artificiale, dei computer quantistici, delle energie rinnovabili, della robotica, dello spazio, della rete 6G piuttosto che della biotecnologia o della nanotecnologia e di come un intero Stato, visto come una sorta di gigantesco cervello che determina i movimenti dei diversi organi del corpo, agisca in maniera determinata per primeggiare nei mercati mondiali penetrando, infiltrando, condizionando i principali organismi internazionali: dall’Organizzazione Mondiale della Sanità,  all’ Unione internazionale delle telecomunicazioni, dall’ Organizzazione internazionale per la standardizzazione alla Commissione elettrotecnica internazionale. 

Scoprirete, cosa è accaduto a molte aziende, grandi (General Motors, Motorola) medie e piccole che si sono “fidate” degli accordi commerciali firmati con il “celeste Impero” e in che modo tali accordi sono stati interpetrati, strumentalizzati e non di rado violati dal Regime totalitario cinese.

Anche uno istituto sacro per le economie occidentali, e in particolare per la sinistra occidentale, come lo sciopero, assume in Cina ben altro significato e valenza diventando uno strumento utilizzato per le strategie superiori del governo cinese in un modo che lascio al dottor Scacciavillani il piacere di raccontare.

Scoprirete che hacker cinesi sono arrivati a possedere nomi, date di nascita, numeri di previdenza sociale, password di migliaia e migliaia di cittadini statunitensi che ora possono essere utilizzati per ulteriori intrusioni e truffe (non oso pensare cosa riescano a combinare i suddetti hacker nella dormiente Europa che ancora si balocca con l’illusione di una Cina aperta al libero scambio e sogna, manco fossimo al tempo dell’ impero coloniale inglese, di andare a “conquistare il grande mercato cinese”….)

Il computer di una piccola azienda specializzata in saldature del Wisconsin può essere utilizzato da collettivi criminali di Hacker cinesi C0D0S0 per pianificare e organizzare intrusioni contro i server di grandi aziende, ospedali, centri di ricerca, enti governativi impadronendosi della due diligence di uno studio legale su una imminente acquisizione, di piani di trading riservati di asset manager, di codici sorgente protetti di una start-up di pagamenti online, di planimetrie e di richieste di prestiti di una società di mutui, dati sulle esposizioni creditizie di una nota società. Vedrete come hacker e spie cinesi derubino l’occidente di alta tecnologia, dispositivi medici, brevetti industriali, videogiochi, energie rinnovabili, farmaci, sistemi d’arma e addirittura arrivano al sabotaggio di infrastrutture per danneggiare i paesi che si oppongono all’ arroganza cinese.

Le vittime? Centinaia di aziende, governi, organizzazioni non governative, dissidenti, religiosi, attivisti per i diritti umani, una delle maggiori linee aeree del mondo, università prestigiose…

Scoprirete l’agghiacciante verità che, grazie ancora una volta  alle inchieste dei giornali e al lavoro delle autorità e dei servizi americani, non certo degli europei terrorizzati dall’idea di apparire “politicamente scorretti”, sta emergendo sul laboratorio di virologia di Wu-Han: scoprirete la tecnica “gain of function” utilizzata dai virologi per accrescere l’aggressività di alcuni virus attraverso la manipolazione genetica, come il governo USA ha sospeso nel 2014 queste ricerche salvo autorizzare nel 2017 tramite il National Institute of Health, 3,7 milioni di finanziamento a una azienda che ne ha versati parte al laboratorio di Wuhan per studiare, quando si dice la combinazione, una futura comparsa di coronavirus dai pipistrelli e come quei finanziamenti siano stati rinnovati e come il vaccino cinese sia emerso nel febbraio 2020 quando i primi casi si sono verificati nel novembre 2019 e poi i dati nascosti e tante cose interessanti che Scacciavillani, persona lontanissima dalle tesi complottiste trumpiste o putiniane, riprende da fonti ufficiali e incontestabili.

In conclusione, il prof. Sapelli, storico dell’ economia “divisivo” ma che io leggo sempre con grande attenzione, scrive spesso che se analizzi l’economia di un paese basandoti solo sui dati e sui parametri economici senza tenere conto (almeno…) della politica, in particolare di quella estera, della forza militare e della cultura che permea quel paese e ne influenza profondamente i comportamenti, rischi di prendere cantonate.

Se poi il paese in questione non è una nazione ma un Impero, che si percepisce come tale, la cantonata rischia di essere gigantesca.

Si dà il caso che la Cina sia la nazione più popolosa (India permettendo) e uno degli Imperi più antichi della terra e averla trattata come uno dei tanti paesi in via di sviluppo desiderosi di entrare nel WTO abbia creato qualche problema e qualche fraintendimento….

La Cina è l’impero di mezzo, nel senso che sta al centro del mondo, si sente tale come e più che la Russia. 

A parziale consolazione nel libro emerge che anche i cinesi hanno qualche limite e lo vedremo analizzando la debacle del loro vaccino anti covid.

L’andamento economico della Cina sta provocando di recente un considerevole pessimismo. Nel secondo trimestre del 2023, l’economia cinese è cresciuta soltanto del 6,3% dall’anno precedente – un dato che è deludente a causa del basso punto di partenza del secondo trimestre del 2022, quando le restrizioni per la pandemia stavano ancora trattenendo l’attività economica. E in luglio, per la prima volta dal 2021, l’Indice Cinese dei Prezzi al Consumo (CPI) è entrato in territorio negativo, suscitando timori su una spirale deflazionistica.

Per quanto mi riguarda, e sottolineo che si tratta di una opinione personale magari non condivisa dal nostro relatore, non saprei, questo libro è un ulteriore elemento che testimonia della necessità di quella che molti opinionisti di area liberale e democratica chiamano un ONU delle democrazie, un’ organizzazione internazionale che unisca quei paesi che si riconoscono nei valori di libertà e democrazia, che credono in un mercato libero ma regolamentato in cui le regole valgono per tutti e vengono fatte rispettare da poteri giudiziari indipendenti dal potere politico e il tutto viene monitorato e controllato da una libera stampa che esercita, liberamente e in modo differenziato, il suo ruolo di “cane da guardia del potere” imponendo, a chi bara e non rispetta le regole, sanzioni e quelle misure ingiustamente demonizzate che si chiamano “dazi” e “embarghi”, misure che prima Trump e ancora più oggi Biden hanno, per fortuna nostra, imparato a utilizzare.

Scrive Scacciavillani: “Le guerre del futuro non saranno combattute da umani ma da robot, droni, satelliti e algoritmi. Quindi il fattore cruciale sarà la velocità di reazione, la guerra degli algoritmi che cercheranno di battere gli algoritmi nemici. Sarà macchina contro macchina, tecnologia contro tecnologia. Ecco perché l’amministrazione Biden ha imposto l’embargo alla Cina sui chip di ultima generazione. Praticamente la potenza di calcolo dei computer deciderà i risultati sui campi di battaglia, come in parte sta avvenendo anche in Ucraina

Quando  Deng Xiaoping nel 1979 esternò al premier giapponese Ohira, in una Cina allo stremo dopo trent’anni di  feroce dittatura Maoista, che avrebbe quadruplicato il PIL reale e nominale entro il 2000 fu sbeffeggiato dai grandi paesi mondiali. 

La Cina raggiunse quell’obiettivo con cinque e tre anni di anticipo, il primo obiettivo nel 1995 e il secondo nel 1997.

Oggi Xi, dal suo punto di vista, ha le idee molto chiare: “Dopo aver sostanzialmente realizzato la modernizzazione, continueremo a lavorare duramente e trasformeremo la Cina in un grande paese socialista moderno che guidi il mondo grazie alla sua potenza nazionale e alla sua influenza internazionale entro la metà del secolo” a esprimere con grande chiarezza questo obiettivo è, come dicevo, XI JinPing nel suo discorso al 20esimo congresso nazionale del partito comunista cinese il 16 ottobre del 2022.

Riuscirà la Cina a perseguire anche questo obiettivo? Loro ci proveranno di sicuro nel modo che il libro descrive, se ce la faranno dipenderà solo da noi.


Fabio Scacciavillani

Fabio Scacciavillani. Laureatosi in economia Scacciavillani prende il PhD all’Università di Chicago specializzandosi in finanza e in economia dello sviluppo successivamente lavora al FMI a Washington, in Turchia nel periodo che precede l’avvento al potere di Erdogan, in Spagna, Capoverde, Sudan. Si trasferisce poi alla BCE negli anni in cui veniva messo a punto il passaggio all’euro per 3 anni e poi va nel privato prima a Goldman Sachs e poi nel Golfo Persico dove lavora per istituzioni internazionali o fondi sovrani, in Qatar, a Dubai e in Oman dove è stato il capo delle strategie e delle ricerche economiche del loro fondo sovrano. Animatore con Alberto Forchielli del podcast “Inglorious Globastards”, cura un blog sul Fatto quotidiano, e scrive sul sito “immoderati.com” e su numerose riviste.


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  1. Luca Caputo, presidente del Circolo Dossetti, presenta la lezione – 5:20
  2. Stefano Guffanti introduce Fabio Scacciavillani – 11:39
  3. Relazione di Fabio Scacciavillani – 1:00:09
  4. Osservazioni e domande di Stefano Guffanti 5:40
  5. Risposte di Fabio Scacciavillani – 13:04
  6. Osservazioni di Luca Caputo e risposta di Fabio Scacciavillani – 4:40
  7. Domanda di un partecipante e risposta di Fabio Scacciavillani 8:00
  8. Osservazioni di Luca Caputo e Stefano Guffanti con risposta di Fabio Scacciavillani – 17:16
  9. Domande e risposte finali con chiusura della lezione 10:13

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