Le vite degli altri è una scelta e una riduzione di Vita cooperativa. Perché non solo scrivo sempre lo stesso libro, ma rivisito continuamente i medesimi personaggi, con l’intenzione di ripercorrere il mondo cattolico così come Joseph Roth ha riattraversato l’Austria-Ungheria.
Anche perché mi ostino a credere che siano le vite degli altri a costituire la stoffa della mia autobiografia.
Non tuttavia il metodo di Selezione dal Reader’s Digest, ma il riferimento a due grandi pittori che avevano scelto per la vita quotidiana e la creazione la Costa Azzurra: Matisse e Chagall. Mentre Chagall tendeva riempire, senza esagerare, la tela, Matisse – l’artista preferito da mia moglie Silvia – pensava a togliere e rilevare: enlever…
E auguriamoci che la cosa funzioni.
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