Recensire è saggiare i territori delle letterature, e quindi del mondo e delle visioni che lo rappresentano e contendono. Un saggiare rapido e multiforme per il quale può servire come paragone il raffronto tra il racconto e il romanzo.
Vi è quindi un’agilità e una versatilità della recensione che consente di inoltrarsi in territori disparati. E che permette altresì molteplici incontri con autori in un rapporto non sempre necessariamente fugace.
È in tal modo che si possono aprire piste di lavoro non sempre abituali e talvolta inedite, perché la relazione con l’altro e il suo mondo è tale da non poter essere programmata. Insomma la recensione è anche il luogo della sorpresa.
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